Nel corso della tavola rotonda su “Crisi delle libere professioni e riflessi sui sistemi previdenziali” si forniranno alla categoria dati sempre più attuali per meglio intendere l’universo notarile.
Discutere di “ripartizione attenuata” - cioè di pagamento delle pensioni con i contributi raccolti - significa dare per conclamato che certe decisioni volte all’aumento del debito previdenziale assunte nell’attualità, impattano sul futuro, vincolando chi verrà dopo di noi, seppur estraneo alle determinazioni di questo particolare momento storico.
C’è un principio elementare da condividere: come per il bilancio statale, qualsiasi manovra deve indicare le misure di copertura.
Bisogna operare all’interno di una cornice programmatica ampia e coerente, dopo accurate valutazioni tecniche. Con senso di responsabilità, lontani da qualsiasi dichiarazione o promessa demagogica.
Sulla base, però, di certezze maturate nel tempo, peculiari al mondo notarile, da collocare nel panorama generale dell’allungamento della vita media e delle politiche di welfare, necessarie per il conseguimento di un benessere sostanziale:
E se nella categoria il numero degli attivi rispetto ai pensionati è tale - in un contesto, quindi, analogo a quello dell’Italia, cioè del paese più vecchio d’Europa - per mantenere il bilancio in equilibrio, in assenza di un contributo statale, vietato per legge, risulta imprescindibile evitare decisioni estreme quali l’aumento sconsiderato dei contributi versati dai colleghi in esercizio (già a livello “critico”), o la riduzione delle prestazioni offerte.
Sono questi solo alcuni dei temi che saranno discussi il prossimo 27 ottobre, a Roma, presso il Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotel.
Ulteriori informazioni nei giorni a venire.