“Secondo le nostre stime, saranno quasi 200 i possibili percettori del bonus messo in campo dal Governo. Lo richiederanno i neoiscritti perché proprio loro - unitamente ai pensionati – sono quelli che, da sempre, usufruiscono degli aiuti che la Cassa, che mi onoro di presiedere, mette in campo”. Così il Presidente della Cassa del Notariato, Vincenzo Pappa Monteforte, che sottolinea come l’Ente, negli anni passati, abbia erogato l’assegno di integrazione al 20% dei giovani notai.
“Se andiamo a leggere il dato sul repertorio lordo medio registrato dagli under 35 nel primo anno di attività – spiega il Presidente Pappa Monteforte - questo non supera i 20 mila euro e, in alcuni casi - come nel 2020 – si è fermato a poco più di 12.000 euro. Una realtà che la Cassa conosce bene, tanto da prevedere sia un assegno di integrazione, sia il contributo per l’avvio dell’attività”.
“Il patto generazionale e la solidarietà sono i pilastri fondanti della Cassa del Notariato”, dichiara il Presidente, ribadendo che “da qui partono le nostre politiche di welfare che, grazie ad uno studio attento dell’evolversi della professione e al dialogo continuo con gli iscritti, sono andate via via ampliandosi, mettendo al centro le fasce più deboli, contribuendo a diffondere quella cultura previdenziale necessaria per la costruzione di un futuro adeguato e sostenibile. Il nostro compito, oggi, è sostenere i giovani notai, le donne ed i pensionati, rispondendo ai loro bisogni e alle loro istanze".
"Lo faremo anche in questo caso. I nostri uffici sono pronti, anche perché - a differenza del Reddito di ultima istanza e di tutte le nostre azioni di sostegno - ci sarà un click day, a decorrere dalla data che sarà definita nei prossimi giorni, in base all’ordine cronologico di arrivo, le Casse saranno tenute a rendicontare settimanalmente al Ministero del lavoro il numero delle istanze accolte e a sospendere la concessione del bonus una volta raggiunto il limite di spesa stanziato”.