Su Notartel Infonews l'intervista al Vice presidente Notartel e Consigliere della Cassa del Notariato, Stefano Fazzari
“In questi anni abbiamo fatto passi significativi. Ma ritengo ci siano ancora ampi spazi perché l’informatica notarile nel prossimo futuro migliori l’analisi e il corretto utilizzo delle informazioni, sia all’interno del singolo studio, sia all’interno del Notariato, sia all’esterno, rendendo semplici e “usabili” operazioni tecnicamente complesse” così il Vice presidente Notartel S.p.A. e Consigliere della Cassa Nazionale del Notariato, Stefano Fazzari, nell’intervista pubblicata sulla newsletter Notartel, affronta il tema dell’impatto della digitalizzazione sul notariato.
“Come sempre, la tecnologia porta opportunità e rischi. Sta a chi la utilizza comprenderne le une e gli altri. La tecnologia può essere utilizzata per ridurre gli squilibri esistenti tra le varie aree del Paese e tra il piccolo e il grande studio; per consentire a ciascuno di valorizzare la propria formazione e la propria competenza; per scambiare in modo efficiente e veloce informazioni; per fornire strumenti di analisi. - sottolinea il Vice presidente Fazzari - Ma non ne può essere consentita l’utilizzazione per ampliare le diseconomie, l’accentramento di lavoro in determinate zone o in determinati studi; in altre parole, l’utilizzazione strumentale a una competitività svincolata da parametri etici e deontologici, che invece caratterizzano fortemente le attività professionali, costituendone uno dei caratteri distintivi rispetto all’impresa. Un ruolo essenziale, ma ancora tutto da studiare, deve avere perciò avere la tecnologia nell’acquisizione di dati e nella elaborazione di elementi deontologicamente rilevanti”.
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