La Cassa risponde
Anche la Cassa del Notariato ha risposto al questionario inviato dal Centro studi di Itinerari Previdenziali finalizzato a raccogliere dati sulla percentuale di ESG negli investimenti degli Enti di previdenza privati.
D'altronde, come si legge nell’incipit dello studio “Sempre più spesso si sente parlare di sostenibilità legata alla crescita delle economie e delle società. La sostenibilità rappresenta in primo luogo un nuovo approccio, un cambiamento di paradigma che impatta non solo sulle istituzioni ma su tutte le strutture economiche e sociali”.
E a quanto pare, tutto il Sistema AdEPP è orientato verso soluzioni eco sostenibili tanto che alcune Casse hanno ricevuto anche la certificazione green vedi Enpacl. E la stessa AdEPP ha aderito all’ ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile - partecipando attivamente al comitato tecnico scientifico.
Ed , infatti, tra i dati pubblicati si sottolinea che le Casse si orientano verso gli investimenti tematici e soprattutto verso l’efficientamento energetico (68%), il mondo della Silver Economy (42%), l’immobiliare sostenibile (32%), le RSA (26%) e il social housing.
E per quanto riguarda la strategia best in class, viene dato particolare peso alle tematiche ambientali, con efficienza energetica e riduzione delle emissioni di anidride carbonica entrambe indicate con il 47% di risposte, e seguite da criteri di rispetto dei diritti umani (42%).
Un grosso balzo in avanti lo compie il numero di Casse che dichiara di applicare le strategie ESG all’intero patrimonio, dal 7% del 2021 al 47% del 2022; la percentuale era in diminuzione dal 2019 e l’allargamento del campione può aver influito positivamente sul risultato. Inoltre, moltissime Casse (79%) acquistano direttamente prodotti finanziari che rispondono a criteri ESG, per lo più fondi comuni tradizionali (nel 52% dei casi), prodotti legati al settore infrastrutturale (47%) e private equity (42%).
Ed infine, in riferimento agli effetti generati dall’investimento sostenibile, il 37% delle Casse riscontra un miglioramento della diversificazione del rischio e un positivo impatto diretto sul territorio, mentre solamente il 5% segnala un aumento del rendimento.
E in futuro? Buona parte degli investimenti in chiave ESG sarà orientata al mondo delle energie rinnovabili (73%), dell’innovazione tecnologica e della Silver Economy (47%).