Il tema della prossima tavola rotonda della Cassa del Notariato
La parola “crisi” da sempre genera preoccupazione, allarme, angoscia, l’idea che qualcosa di peggiorativo stia succedendo o succederà nelle nostre vite.
Ma l’etimologia della parola deriva dal latino “crisis” e dal greco “krisis”, ossia “scelta”, “decisione”.
Quindi, “crisi” sta per necessità di decidere, di scegliere, con coraggio!
Ciò è ben spiegato nell’ideogramma cinese dove la parola viene raffigurata con due segni che rappresentano sì il pericolo, ma anche l’opportunità.
Nasce da qui la “scelta” di parlare nella nostra tavola rotonda di “crisi delle professioni”, perché solo affrontando, analizzando la realtà possiamo individuare le possibili soluzioni.
E’ sufficiente? Sarà la storia a dirlo, ma certo rimanere silenti e decidere di non affrontare il problema - esistente e sotto gli occhi di tutti - non ci metterà al riparo.
Non sarà utile al mondo notarile, né alle altre categorie professionali. Ma non lo sarà neanche per i decisori, politici e previdenziali, che hanno il dovere di interrogarsi per individuare le soluzioni più idonee a non cancellare i sogni di intere generazioni che hanno creduto nel sistema delle libere professioni.
I dati parlano da soli e noi li abbiamo raccolti, analizzati per comprenderli meglio e per indirizzare con coscienza e consapevolezza le nostre politiche di intervento. Attraverso il confronto con chi ha la responsabilità di decidere per il Paese.
E’ miope chi pensa che la sostenibilità di una Cassa dipenda dalla mera gestione economica dei contributi raccolti, dimenticando che esiste una correlazione diretta tra azione politica e meccanismi previdenziali.
Ecco perchè è di vitale importanza far acquisire alla base piena consapevolezza della realtà e dei temi da discutere.
Solo dalla consapevolezza e dal confronto, trasparente e coraggioso, possono nascere idee e progetti.