L'intervento del Presidente della Cassa, Vincenzo Pappa Monteforte, all'inaugurazione del LX Congresso Nazionale del Notariato
Autorità, gentili Signore, Colleghe e Colleghi,
a tutti Voi porto i saluti della Cassa Nazionale, ringraziandovi per essere intervenuti al 60^ Congresso Nazionale del Notariato dedicato a "La certezza dei dati notarili nel sistema europeo”.
Il tema congressuale, ancora una volta, è di grande importanza.
Coniuga una serie di concetti a forte impatto, non solo nel nostro ambito professionale.
Analizzando le parole chiave: certezza, dati, sistema europeo, notarile.
Certezza, come consapevolezza, assenza di dubbi. E’ l’esigenza propria di ogni società evoluta, capace di caratterizzarne il sistema democratico.
Dati: rappresentano un valore quasi inestimabile, la “nuova ricchezza”. Itrend finanziari provano che i dati hanno sostituito il petrolio, cioè il bene per eccellenza nel ventennio passato.
Sistema europeo: ferme le specificità dei singoli Paesi, l’integrazione europea è un principio indiscutibile.
Notarile, infine, come aggettivo che riguarda le nostre attribuzioni.
Ma il notaio – di per sé - è certezza, il notaio dispone di dati capaci di assicurare le “giuste” garanzie alla collettività, il notaio è partecipe del processo di integrazione europea.
Quindi, attualità di una funzione, in una prospettiva nazionale ed oltre confini, in un mondo oramai caratterizzato da poche regole, a volte disattese.
Ecco le ragioni del confronto con i notariati stranieri, espressione del sistema di civil law.
Una azione comune è maggiormente incisiva, indica modelli di garantismo esportabili, fissa i diritti e le libertà fondamentali degli individui.
Con una espressione forse semplicistica, identifica il notaio del futuro in una dimensione unionale.
Non è facile, però, tenere il passo di un mondo che cambia così velocemente, tanto da rendere inadeguato il nostro stesso lessico, obbligandoci ad affrontare fenomeni sconosciuti.
Albert Einstein ha detto: “la misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario”.
E il notariato, professione tra le più antiche, è da sempre protagonista del cambiamento, ha creato dei gioielli tecnologici, che saranno celebrati nel corso di questo Congresso.
“Cambiare è la regola della vita. E quelli che guardano solo al passato o al presente, certamente perderanno il futuro” (J.F. Kennedy).
Noi non possiamo concederci questo “lusso”, in una logica non soggettivistica, ma di tenuta dei valori fondamentali della convivenza civile.
E’ un percorso complesso, difficile, che ci porta a condividere le nostre paure, a confrontarci con un nuovo mondo.
Anche in ambito previdenziale, stretti tra crisi delle professioni e necessità reddituali, invecchiamento della popolazione e aumento delle esigenze sanitarie, mutualità e egoismi individuali, solidarietà intergenerazionale e conflitti anagrafici, “giusta” patrimonializzazione della Cassa e richieste dei singoli, prepensionamenti e incremento del costo pensionistico, tenuta dei sistemi previdenziali e insufficienza della previdenza c.d. di primo pilastro.
In questa prospettiva ricordo che, nel pomeriggio di domani, si terrà la tradizionale tavola rotonda Cassa, dedicata a “La previdenza notarile nel contesto europeo: esperienze nazionali a confronto”.
Sarà l’occasione per un dibattito tra i maggiori notariati europei sulle caratteristiche funzionali e sulle peculiarità previdenziali di Francia, Germania, Spagna e Italia.
I lavori, dopo la mia introduzione, si svilupperanno attraverso gli interventi di Anselmo Barone, Avvocato in Roma, per notazioni – nell’ottica unionale - sul concetto di autonomia delle Casse professionali, di Jacques Espie, notaio in Pont de Chèruy, Consilleur du President du Conseil d’administration de la Caisse, di Thomas Grauel, notaio in Wolfratshausen (Baviera), di Isidoro Antonio Calvo Vidal, notaio a La Coruña, e di Antonio Garau, Presidente della Commissione per la sicurezzasociale notarile, oltreché consigliere della Cassa nazionale del notariato.
Modererà Isidoro Trovato, giornalista del Corriere della Sera.
Demografia notarile – incidentalmente, ricordo che la demografia è stato un aspetto caratterizzante di ogni evento Cassa degli ultimi anni – rapporto tra notai attivi e pensionati nei vari Paesi, caratteristiche, non esclusivamente economiche, dei singoli sistemi previdenziali.
La logica - tenuto conto delle specificità di ogni ordinamento - non è quella dell’armonizzazione, ma della conoscenza reciproca. Acquisire consapevolezza delle differenze esistenti, consente un confronto aperto tra le varie soluzioni adottate e permette di affrontare in maniera più efficace le sfide che ci attendono.
Si tratta di tematiche comuni, di indubbia rilevanza, che necessitano di risposte concrete, basate su un dibattito sereno e trasparente, il cui presupposto è rappresentato da una cultura finanziaria e previdenziale adeguata.
Ancora, nella relazione della mattinata di sabato, proverò a tracciare un bilancio provvisorio della mia Presidenza, in un’ottica prospettica, che mi auguro sarà condivisa dalla prossima consiliatura.
E’ stato un viaggio - non solo in termini chilometrici – entusiasmante, che mi ha dato la possibilità di confrontarmi con realtà diverse, di approfondire tematiche nuove.
Sin d’ora, però, devo ringraziarvi – uno ad uno - per l’affetto che mi avete mostrato, per l’attenzione, sempre crescente, verso argomenti, quelli previdenziali, negli anni passati, vissuti con un certo distacco.
L’ho ripetuto più volte, la cultura previdenziale è un elemento indispensabile per lo sviluppo di una categoria professionale, per far fronte alle mutate esigenze, sempre in crescita, rispetto all’insufficienza delle risorse.
Il notariato ha vissuto cambiamenti epocali, è riuscito ad adeguarsi ad una realtà estremamente mutevole e dinamica, mantenendo le sue caratteristiche fondanti, l’essere ancipite, pubblico ufficiale e libero professionista al contempo.
I nostri valori devono essere trasmessi alle generazioni che verranno: dobbiamo conservare la memoria di ciò che siamo stati e adeguare la funzione alle esigenze sociali, senza tradire lo spirito dei nostri padri fondatori.
Con uno sguardo volto al futuro, ai nostri giovani.
Buon congresso a tutti.