Signori Ministri, Signori Parlamentari, Delegati dei notariati stranieri, Rappresentanti degli Ordini Professionali e delle Casse di Previdenza, Autorità, gentili Signore, Colleghe e Colleghi,
a tutti Voi porgo il più caloroso benvenuto ed il ringraziamento per essere intervenuti a questo 56^ Congresso Nazionale del Notariato dedicato a: "Casa, cultura, Persona: un capolavoro italiano".
Sono onorato di essere qui, di avere l'opportunità di portare il mio indirizzo di saluto, a titolo personale e quale Presidente della Cassa Nazionale del Notariato.
Tornare in presenza, dopo un lungo periodo di incontri da remoto per la perdurante pandemia da Covid-19, mi emoziona ancora di più ed aumenta la naturale emotività che si prova di fronte ad una platea tanto qualificata.
Nel messaggio inaugurale inviato dal signor Presidente della Repubblica lo scorso anno, in occasione del 55^ Congresso Nazionale del Notariato, tra l'altro, si leggeva che "la funzione di garanzia svolta dal Notariato assume particolare rilievo nell'attuale momento storico, in cui è quanto mai necessario assicurare la legalità e la competitività nella fase del rilancio economico del Paese".
E la condizione dell'Italia è rimasta, ad oggi, immutata.
Il tema di questo Congresso Nazionale è, ancora una volta, di grande attualità e perfettamente in linea con i valori fondanti della Cassa Nazionale del Notariato.
Casa quale riferimento ad un bene ritenuto prioritario nel nostro paese, Cultura intesa come insieme di cognizioni e di esperienze, Persona ossia centralità dell'individuo rispetto a riferimenti identificativi meramente patrimoniali si coniugano con l'essenza stessa della nostra Cassa di previdenza, la più antica tra le Casse professionali: solidarietà, mutualità, patto generazionale, tutela dei più deboli restano le basi del nostro sistema contributivo, ritenuto dai più all'avanguardia, magicamente ideato dai nostri padri fondatori, della cui lungimiranza dobbiamo essere orgogliosi.
Un capolavoro italiano, recita ancora il titolo del Congresso. Uno dei tanti capolavori di una terra ricca di fascino e di bellezze. Troppo spesso, però, dimentica del proprio passato, della storia che l'ha attraversata.
Ma, se siamo qui riuniti, non è per ricordare i momenti più significativi vissuti dal paese ma per contribuire - come notai - a quell'opera di ricostruzione, oggi più che mai necessaria.
Ecco, allora, la valorizzazione del contributo dei singoli, l'impegno del notariato per una società moderna, ma sempre orientata alla legalità. In un incontro con i giovani di Genova, nel settembre del 1985, Papa Giovanni Paolo II disse: "non lasciatevi vivere, ma prendete nelle vostre mani la vita e vogliate decidere di farne un autentico e personale capolavoro!
Quindi, condivisione dei principi cardine, dei precetti costituzionali ed impegno di ognuno di noi per la realizzazione di tanti piccoli capolavori, nell'interesse superiore dello Stato.
Competitività e sviluppo di una nazione non possono realizzarsi senza la giusta tutela delle libertà fondamentali, nel nostro paese - così come nella maggior parte dei paesi dell'Unione - assicurata anche dall'apporto dei notai, unici liberi professionisti caratterizzati dall'esercizio di pubbliche funzioni, da sempre garanti della corretta applicazione dei principi di diritto vigenti.
Come Presidente della Cassa Nazionale del Notariato mi corre l'obbligo - in una assise così numerosa e partecipata - di ribadire l'importanza della cultura previdenziale, di una formazione permanente. Bisogna colmare quel deficit di interesse verso un tema che suscita attenzione solo con l'approssimarsi dell'età matura, quando è troppo tardi.
Eppure la sicurezza sociale è un valore fondante, una esigenza prioritaria dei paesi evoluti, di non facile realizzazione in assenza di una politica lungimirante ed attenta al giusto bilanciamento tra tutela dei singoli e interesse pubblico.
Il periodo pandemico ha dimostrato - e purtroppo ancora prova - quanto siano indispensabili interventi di Welfare State, di miglioramento delle condizioni di vita dei più disagiati.
Le manovre della BCE dimostrano, ulteriormente, le difficoltà del momento: mai era avvenuto nella storia dell'Eurozona che i tassi di interesse fossero aumentati per due volte consecutive di 75 punti base. E si ipotizza un ulteriore aumento dello 0,50 a dicembre, a fronte di fenomeni di inflazione, recessione, pil in calo, shock energetico.
Tutto ciò quando i compiti assegnati alle Casse di previdenza dopo la privatizzazione del 1994 non possono essere dismessi, nè affidati a soggetti terzi.
In proposito, significativi sono gli strumenti utilizzati, nonostante l'impoverimento - per limitarsi ad una prospettiva di settore - del mondo professionale, dalla Cassa Nazionale del Notariato, che ha lasciato inalterate le regole dell'assegno di integrazione, del prestito d'onore, dei finanziamenti erogati, dell'indennità di maternità e della polizza sanitaria, aggiungendo la sospensione dei termini relativi al versamento dei contributi previdenziali per il periodo marzo/maggio 2020 e un'indennità sostitutiva per i colleghi affetti da Covid-19 nella fase più cruenta di diffusione del virus.
Da qui riaffiora la centralità del tema della "fiscalità", della tassazione delle rendite Cassa, della necessità di rivederne le aliquote applicate (26% a fronte, ad es., del 20% proprio dei fondi pensione), per rimarcare le differenze con chi opera da speculatore.
Senza dimenticare, al riguardo, poi, che la maggior parte dei paesi dell'Unione adotta il sistema EET (Esente, Esente, Tassato), cioè tassa esclusivamente le somme corrisposte con l'indennità di cessazione e non i versamenti contributivi (che, in verità, neanche in Italia subiscono prelievi) e i rendimenti del patrimonio (che, purtroppo, da noi vengono assoggettati a fiscalità).
"Non possiamo dirigere il vento ma possiamo orientare le vele" sosteneva Seneca e la Cassa, anzi le Casse di previdenza - attraverso un più moderno e lungimirante quadro normativo condiviso con i nuovi decisori politici, orientato verso il riconoscimento dei valori superiori della sicurezza sociale - grazie ad una tassazione più equa, potranno liberare, nonostante il probabile protrarsi della crisi energetica mondiale e del raffreddamento della domanda dei servizi professionali (notarili e non), ulteriori risorse da destinare al soddisfacimento delle esigenze di vita dei meno fortunati, nelle ipotesi - quindi - ritenute meritevoli di tutela dalla Carta Costituzionale.
Grazie per l'attenzione prestata e buon Congresso a tutti, con l'invito a partecipare alla nostra tavola rotonda di venerdì pomeriggio su "La giusta età pensionabile in una società mutevole".