Focus sul mobiliare
Le proiezioni per il conto economico del corrente esercizio vedono una redditività effettiva derivante dalla gestione del patrimonio mobiliare della Cassa quasi raddoppiata rispetto alle previsioni iniziali, con un incremento dell’82,39%.
Tale miglioramento è da imputare in massima parte ai maggiori ricavi registrati nel comparto dei Fondi Comuni di Investimento Mobiliari, che costituisce la parte più rilevante del portafoglio dell’Ente.
Negli ultimi anni, infatti, le decisioni strategiche dei Consigli di Amministrazione della Cassa si sono orientate verso un maggior impiego di risorse nella gestione in delega (fondi ed Etf) piuttosto che nella gestione diretta, al fine di rispondere in modo sempre più professionale ai continui mutamenti che si presentano sui mercati finanziari. Sia il comparto azionario che quello obbligazionario sono stati strutturati attraverso la sottoscrizione di fondi UCITS quotati, accuratamente selezionati e diversificati. Ad oggi, nel portafoglio della Cassa si contano 127 Fondi comuni di investimento Mobiliari, gestiti da 63 diverse SGR e suddivisi in 17 asset class.
La continua attenzione alla diversificazione nelle scelte di allocazione delle risorse finanziarie dell’Ente ha permesso, negli ultimi anni, di contenere in modo significativo la rischiosità del portafoglio investito nel suo complesso, anche in periodi particolarmente critici come quello che stiamo vivendo.
Entrando nello specifico, successivamente allo scoppio del conflitto russo-ucraino che ha provocato una brusca discesa nei mercati finanziari, la perdita (virtuale) rilevata nel comparto Fondi ha toccato punte massime intorno al -10% ed oggi la perdita si attesta al -7,50% circa. Le minusvalenze in conto capitale sono state in parte compensate dalle plusvalenze derivanti dal cambio, in particolare dall’apprezzamento del dollaro USA, in virtù della scelta strategica di investire nei mercati di riferimento senza copertura del tasso di cambio, per sfruttare appieno tutte le opportunità offerte dai mercati stessi.
Il Consiglio di Amministrazione della Cassa, alla luce delle forti criticità che hanno caratterizzato i mercati finanziari, ha preferito mantenere un atteggiamento prudente, riducendo al minimo le operazioni sul patrimonio in attesa di segnali di stabilizzazione. Nel mese di gennaio, poco prima del brusco ritracciamento dei mercati finanziari conseguente all’invasione dell’Ucraina, il Consiglio ha deliberato delle operazioni di vendita, in modo da consolidare le interessanti plusvalenze maturate su alcune posizioni.
Relativamente alle operazioni di nuovi investimenti, il Consiglio di Amministrazione tiene sempre in considerazione le analisi di ALM (“Asset Liability Management”) e Risk Management, strumenti di supporto nella costruzione di un portafoglio coerente con gli obiettivi previdenziali della Cassa e in grado di contribuire alla copertura delle passività previdenziali future dell’Ente.
Nel corso del corrente esercizio, seguendo quindi le indicazioni dell’Asset Allocation Strategica elaborata dall’Advisor, il C.d.A. ha deliberato, di volta in volta, la sottoscrizione di commitment in quattro Fondi alternativi che investono nel settore Infrastrutture, l’incremento di alcune posizioni di fondi già in portafoglio operanti nei settori “inflation linked”, obbligazioni a tasso variabile e azionario globale e, infine, la sottoscrizione di Fondi UCITS operanti nel comparto delle Energie Alternative / Transizione Ecologica, settore con interessanti prospettive di crescita, in linea con i programmi del PNRR.
È stata inoltre migliorata la redditività delle giacenze liquide, ottenendo dalle Banche livelli di remunerazione allineati agli incrementi dei tassi deliberati a più riprese dalla BCE.