Tavola rotonda della Cassa del Notariato. Oggi a Torino nel LIX Congresso del Notariato

Il convegno sarà anche l'occasione per ripercorrere le principali tappe del lungo viaggio dalla privatizzazione delle Casse di previdenza ad oggi.


"Trent'anni dalla privatizzazione: le età della Cassa Nazionale del Notariato" è il titolo della tavola rotonda, organizzata dalla Cassa del Notariato,  che si terrà a Torino,  presso il Centro Congressi Lingotto, venerdì, dalle ore 17.45 all'interno del LIX Congresso Nazionale del Notariato.

I lavori saranno introdotti da Vincenzo Pappa Monteforte, Presidente della Cassa Nazionale del Notariato, e si svilupperanno attraverso gli interventi di Mariacristina Rossi, Commissaria COVIP, Gianfranco Santoro, Direttore centrale studi e ricerche INPS, Antonietta Mundo, Attuario, Vincenzo Carbonelli, Notaio in Roma (Associazione Italiana Giovani Notai) e Andrea Pisana, vincitore del progetto #ilfuturoèoggi con l'APP Benefits+. Modererà Debora Rosciani di Radio24. 

Sarà anche l’occasione per ripercorrere le principali tappe del lungo viaggio dalla privatizzazione delle Casse di previdenza ad oggi.

Tanti, infatti, sono stati, in questi 30 anni, i cambiamenti e le sfide che ogni Ente ha dovuto e saputo affrontare, senza tradire o abbandonare i principi fondanti.

Sempre nel segno della sostenibilità degli equilibri economico-finanziari e del sostegno dei propri iscritti e delle loro famiglie.

Di seguito, alcune considerazioni del Presidente Pappa Monteforte.

È importante conservare la memoria e trasmettere, a chi oggi si affaccia alla professione, la storia della nostra Cassa di previdenza. Abbiamo affrontato la volatilità dei mercati e delle norme, abbiamo lottato per difendere la nostra autonomia sancita da leggi dello Stato e abbiamo sempre lavorato per garantire un domani equo alle generazioni future. 

Lo abbiamo fatto studiando l'oggi con uno sguardo attuariale e lungimirante.

È tempo di ricordi e di analisi, ma anche di dare risalto ad un anniversario che ha dato vita ad una nuova Previdenza.

Quanto al tema dell’accesso, non può essere isolato, analizzato in vitro. È tutt’uno con l’esercizio della funzione notarile - quindi con la deontologia - con le competenze attribuiteci dal legislatore, con il “giusto” compenso per la prestazione professionale svolta, con il riconoscimento sociale del ruolo.

Da ciò l’importanza del dibattito, della condivisione delle nostre paure, del confronto senza pregiudizi, senza scelte di campo preconcette ed egoistiche: bisogna costruire il futuro, il miglior futuro possibile per il Notariato, quindi per i colleghi giovani, per quelli che lo sono un po’ meno - ma ancora in esercizio - e per i pensionati. 

Nella consapevolezza di un mondo cambiato, sotto vari profili.

Prepensionamenti, longevity risk, femminilizzazione, accentramento del lavoro, regole deontologiche inadeguate, ridotta percezione esterna della nostra funzione, avvento dell’intelligenza artificiale, disinteresse dei giovani per la libera professione, scarsità delle risorse disponibili rispetto alle aspettative dei beneficiari dell’assistenza e della previdenza pubblica e privata.

Tematiche di grande impatto, di portata universale, rispetto alle quali il nostro microcosmo, quello notarile, è poca cosa.

Bisogna porre al centro di ogni riflessione, in primo luogo, per rimanere nell’ambito Cassa, una conoscenza approfondita del sistema previdenziale - rispetto al quale, forse, l’acquisizione delle nozioni di base potrebbe anticiparsi alla fase concorsuale - e di tutto ciò che lo influenza, nella consapevolezza di quanto sia mutevole il concetto di “tempo”.

Inverno demografico, spesa pensionistica in aumento e inflazione danno luogo ad una miscela esplosiva, capace di generare - in sistemi che applicano principi fondanti differenti dai nostri - anche in chiave previdenziale, una differenza “reddituale” tra colleghi, il c.d. pension gap, distonico verso chi ha svolto una pubblica funzione.

Le slide che seguono forniscono qualche indicazione ulteriore, utile per il dibattito assembleare e, assieme ad altre, saranno presentate nel corso dei lavori: 1) aumento del costo pensionistico negli ultimi trent’anni; 2) andamento del numero delle pensioni a domanda; 3) diseguale distribuzione della ricchezza nel mondo notarile.