Newsletter Comunicazione 13 Maggio 2022
“La CSSN negli anni passati si è occupata principalmente della comparazione dei vari ordinamenti notarili di previdenza, aggiornando di volta in volta le apposite tabelle di confronto. Queste tabelle però contengono dati che riguardano solo i notariati che possiedono sistemi di previdenza autonomi, mentre restano fuori quelli che non li possiedono e che, sfortunatamente, sono la gran maggioranza. Agli obiettivi ufficiali a partire dal 2007 si è aggiunto un ulteriore importante obiettivo:
promuovere sistemi autonomi di sicurezza sociale per quei paesi che non li hanno ancora.
Il successo principale è stato quello di supportare il notaio rumeno nella costruzione dell'autonomo ente previdenziale. Ora anche i notai cinesi si stanno preparando a creare un
sistema pensionistico autonomo. Poi si è cercato di affrontare il problema dei Paesi africani, arrivando in fine a sviluppare
una bozza di statuto per la creazione di un Ente che (questo è molto interessante)
potrebbe anche essere transnazionale”, a raccontare la storia e gli obiettivi è il presidente della Commissione di sicurezza Sociale Notarile, il notaio Carlo Bolognini.
“Nel partecipare agli incontri della CSSN in questi anni – sottolinea Bolognini - mi è apparso chiaro che il primo ostacolo ad un confronto efficace è rappresentato dalla mancanza di conoscenza - da parte dei componenti della commissione - degli ordinamenti notarili degli altri paesi e dei problemi sociali, culturali ed economici che costituiscono uno scenario imprescindibile per chi intende costruire un sistema di previdenza autonomo. Per questo il programma che ho presentato al Comitato Direttivo dell'UINL, che lo ha approvato, propone la creazione di un archivio contenente relazioni che illustrino chiaramente il sistema in vigore in ciascuno dei paesi membri”.
“L'intento è di andare oltre le vecchie tabelle di confronto, che restano molto utili (soprattutto per quei paesi che hanno già un sistema di previdenza sociale, come in Europa) ma non si sono dimostrate capaci di fornire ai membri della CSSN un quadro sufficientemente chiaro delle diverse situazioni. Si tratta di passare a relazioni che illustrino la realtà di ogni Stato dell'Unione con argomenti e non solo con dati. Una delle mie maggiori preoccupazioni riguarda i notariati africani che sono i più bisognosi di assistenza previdenziale e nei quali i problemi derivanti dalla realtà dei loro territori paiono insormontabili. Devo registrare con rammarico di non avere ricevuto dall'Africa alcuna relazione e c'è di peggio: i colleghi africani, sempre presenti negli anni passati alle riunioni in presenza fisica, sono risultati sempre assenti nelle recenti riunioni in videoconferenza, vuoi per problemi tecnici, vuoi per difficoltà di altra natura”.
“Lavorare con la commissione è tutt'altro che facile. Occorre anzitutto fare i conti con le lingue parlate dai diversi membri. Non tutti parlano francese o inglese e l'ausilio di traduttori simultanei comporterebbe spese eccessive, dunque si procede a fatica con traduzioni riassuntive (essenzialmente tra francese e inglese) da parte dei pochi colleghi che parlano entrambe le lingue. Della disomogeneità dei sistemi previdenziali si è già detto, deve in aggiunta essere segnalata la tendenza euro centrica di importanti Paesi quali Austria, Francia, Belgio, Germania, in contro tendenza con l'Italia, il cui intento è di coinvolgere proprio i Paesi africani ed asiatici che hanno i sistemi previdenziali più deboli quando addirittura inesistenti”.