Relazione sulla gestione al 31/12/2014
Il bilancio consuntivo della Cassa Nazionale del Notariato nel 2014 presenta un avanzo economico di 16,719 milioni di euro. Tale risultato scaturisce dalla contrapposizione dei ricavi, quantificati al 31/12 in 305,172 milioni di euro ed i costi, il cui ammontare complessivo viene fissato in 288,453 milioni di euro; sia le entrate che le uscite fanno rilevare, rispetto al consuntivo dello scorso esercizio, un lieve decremento rispettivamente dello 0,10% e dell’1,36%.
Anche nel 2014 la Cassa raggiunge, seppur in un momento storico molto complesso, l’obiettivo di rispettare il principio di equilibrio e di adeguatezza patrimoniale voluti dal legislatore nel decreto di privatizzazione (decreto legislativo 509/1994) a completa tutela della categoria assistita; le riserve patrimoniali raggiungono a fine esercizio l’importo di 1,324 miliardi di euro, pari a 6,71 volte l’annualità pensionistica rilevata al 31/12/2014.
La congiuntura economica attraversata dalla Cassa, come negli anni passati, riflette fedelmente quella generale di un Paese che, anche nel 2014, ha ancora manifestato segni di forte sofferenza.
La produzione di ricchezza generata dalla professione notarile, dopo un lungo periodo di forte calo, solo nominalmente ha visto crescere il suo valore per effetto della rivisitazione, con decorrenza 1° aprile 2013, dei parametri contributivi (DM n.265/2012). In termini reali, però, anche nel 2014 l’attività notarile ha fatto registrare una riduzione di oltre due punti percentuali, toccando punte ben superiori a tale media.
L’andamento dell’attività notarile, che ha consentito la formazione di un’entrata contributiva pari a 251,818 milioni di euro, è stato accompagnato dalla dinamica in crescita delle prestazioni per quiescenza, iscritte per un totale di 197,132 milioni di euro; queste ultime fanno rilevare un incremento rispetto all’esercizio precedente del 3,48%.